Flavia Ascani
In equilibrio incerto al confine tra razionalità ed empatia, inseguo le correzioni del mondo che mi circonda facendo prendere vita alle mie opere.
Avvocato per impegno, madre per scelta, artista per necessità. E poi figlia, sorella, amica, moglie. Sono un caleidoscopico ricettacolo di sensazioni umane, cosmogonia del mio universo artistico.
Voliamo sulla vita portando addosso l’odore del nostro Dna, divisi tra il genotipo originale e la rivendicazione della follia che ci abita. Quanto è lungo quel passo? Quanto lontana quella mano?
Creta, ferro, bronzo e marmo. Il contatto tattile mi permette di plasmare corpi e anima seguendo le emozioni, spesso contrapposte.
La mia infanzia è stata un gioco di prestigio tra lastre di ossa da ricomporre e spettacoli teatrali, e discussioni di anatomia e mostre d’arte. Bene e male, bellezza e dolore, leggerezza e grevità. Tutto mi appartiene e tutto urla per uscire,. Fuori da ma, fuori dalla mia casa, fuori dalla mia famiglia.
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